Nel mondo dell’advertising di moda fatto da un immaginario luccicante e dai colori sgargianti, Diesel ancora una volta osa e si distingue con una campagna interamente realizzata in bianco e nero e ricca di risvolti inquietanti. Mantenendo lo stile cinematografico dello “split screen” della stagione precedente, la nuova campagna pubblicitaria primavera/estate 2009 mette in contrasto i capi della collezione Diesel con immagini misteriose, accattivanti, oscure e surreali allo stesso tempo.
L’iconografia intrigante incoraggia lo spettatore a riflettere, ad immaginare – in altre parole, a pensare, cosa che non accade spesso nel fashion advertising. Anche se questa complessità è compensata da una forte ed audace realizzazione, bella ed efficace nella sua semplicità.
Si rinnova quindi la collaborazione tra il Diesel Creative Team, capitanato dal creative director Wilbert Das, e l’acclamata agenzia svedese FarFar. Il fotografo è John Scarisbrick e la stylist Karin Smeds. La campagna è stata scattata al 1896 Studios di Brooklyn.
Il mistero si presenta in diversi strati, reperibili anche sul web. Questa stagione il nesso tra la carta stampata e il materiale online è più forte di sempre. I prodotti Diesel si fondono con il gioco in una struttura priva di contorni e cuciture.
Sul sito si trovano infatti mini-filmati che esplorano l’universo della campagna pubblicitaria. Spavaldi ma anche riflessivi, contemporanei ma senza tempo, bizzarri ma divertenti, seri ma ironici, pura propaganda ma piacevolmente estetica, i video si aprono a milioni di diverse interpretazioni.
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