Essere il direttore creativo di una griffe del lusso come Gucci è una responsabilità non da poco. Subentrata a John Ray, successore a sua volta del grande Tom Ford, da stilista della linea donna e accessori si è guadagnata l’apprezzamento di chi l’ha ritenuta all’altezza di un ruolo di prestigio come quello di timoniere unico della griffe.
A soli 34 anni il Wall Street Journal l’ha inserita assieme a Silvana Armani, che siede nel consiglio d’amministrazione della Giorgio Armani, e Laura Ferro, presidente e amministratore delegato della società farmaceutica Gentium, nella lista delle 50 donne manager più importanti del mondo nell’ambito dell’annuale appuntamento con il “The 50 women to watch 2006”. L’autorevole quotidiano finanziario americano ha riconosciuto a Frida Giannini, le innegabili doti manageriali emerse dalla direzione creativa della griffe. E’ suo il merito della riabilitazione della stampa Flora, come il logo impresso sulla pelle della linea “Guccissima” che gli è valsa parecchi plausi e qualche detrattore, risentito di un’inversione di tendenza fin troppo commerciale della storica griffe facendo lievitare i fatturati della casa di moda.
Un passato in Fendi, appassionata di equitazione e vintage e amante dei dischi in vinile di cui vanta una collezione che supera i 700 pezzi, la designer romana ha riceverà il 28 gennaio uno speciale riconoscimento in Campidoglio nella sala Pietro da Cortona dei Musei Capitolini. L’evento sarà celebrato nell’ambito delle sfilate di Alta moda romana e riconoscerà alla stilista l’alto valore creativo del lavoro svolto nel dare prestigio e supporto al made in Italy nel mondo.
Da: Ansa
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