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Anderson & Sheppard

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“Dopotutto, cos’è la moda! Dal punto di vista artistico è in genere una forma di bruttezza così insopportabile da essere costretti a cambiarla ogni sei mesi.”
– Oscar Wilde –

“Savile Row”, la celebre via londinese in cui si concentrano i più importanti laboratori sartoriali del mondo, non è più quella di una volta. Le pietre miliari non riescono più a tenere salda la reputazione artigianale della “Row”: la “nuova scuola” è rappresentata dai sarti come Ozwald Boetang e Richard James, che propongono uno stile internazionale, vistoso, che tanto piace alle star del cinema, della musica e dello sport, tipi da camicia nera sotto il gessato grigio.

Perciò, se desiderate un abito degno del periodo London Lounge, il nuovo indirizzo è 32 Old Burlington Street, dove recentemente si è trasferita Anderson & Sheppard, la sartoria che per oltre un secolo è stata il simbolo di Savile Row. In questo laboratorio, la concezione minimalista della sartoria napoletana incontra i più pregiati tessuti inglesi e scozzesi come lo shetland, il cashmere, i pettinati, I’irish donegal, il thornproof, e i lini irlandesi.

Anderson & Sheppard è la meta doc di chi voglia farsi realizzare un abito dal taglio inglese caratterizzato da un giro di spalla cucito come fosse una camicia e da imbottiture e inserti minimali.

Le giacche, estremamente calzanti, sono costruite con le tradizionali pieghe verticali che vengono accentuate sul petto e sulle maniche per conferire morbidezza al capo. Il punto vita è lungo e la parte anteriore è sempre più lunga di quella posteriore. I baveri sono ampi, le spalle naturali e senza imbottiture e i tre bottoni vengono montati nello stile “three button roll through”. La cucitura tra bavero e il collo è sempre dritta e lo spacco a triangolo tra collo e bavero si trova molto in alto.

Anderson & Sheppard è il luogo dell’edonismo interiore, del piacere non esibizionista. E’ la testimonianza di un mondo che si fa beffe dei parvenus e dei loro cataloghi ambulanti dell’ovvio di lusso.

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